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02 Marzo 2020

Emergenza Coronavirus

"Buongiorno dr.ssa Bertoni, intanto come sta? Tutto bene? Ho una domanda per lei."

 

"Sì, grazie, tutto bene. Quale domanda hai in serbo per me?"

 

"Ecco, vorrei sapere come state affrontando l'emergenza Coronavirus qui nel vostro Studio."

 

"Domanda molto interessante e, ahimè, attuale.

Abbiamo ricevuto precise direttive dalla Federazione Regionale dell'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri del Friuli Venezia Giulia, che a sua volta ha recepito la circolare del Ministero della Salute del 22 febbraio 2020.

Molte cose, a dir la verità, le facevamo già, perchè per noi ogni paziente è da considerarsi potenzialmente infetto.

Quindi continuiamo ad usare scrupolosamente i dispositivi di protezione individuale, cioè guanti, mascherine ed occhiali, a ricambiare l'aria tra un paziente e l'altro, continuiamo a proteggere con la pellicola le parti del riunito, della lampada operatoria e del radiografico che tocchiamo durante la seduta operatoria e a sostituirla tra un paziente e l'altro e a disinfettare tutto il resto, continuiamo a lavarci le mani accuratamente prima e dopo ogni seduta.

 

Le uniche cose che abbiamo dovuto aggiungere alla nostra routine consistono nel far disinfettare le mani al paziente all'entrata e, cosa che abbiamo sempre fatto, anche all'uscita se necessario, evitando di stringergli la mano sia al momento dell'accoglienza che del congedo.

Inoltre ci è stato anche raccomandato di includere nell'anamnesi prossima la richiesta di evidenziare recenti viaggi nelle aree soggette a quarantena o di frequentazioni con persone provenienti da esse."

 

"Bè, direi che concordo con lei, non avete dovuto apportare grandi modifiche alla vostra quotidianità, d'altra parte si tratta di ambienti sanitari che, come ha giustamente sottolineato, devono sempre proteggere sè stessi, il paziente e l'ambiente da qualsiasi possibile contaminazione."

 

"Assolutamente."

 

"Bene, anzi benissimo direi. Ora la lascio al suo lavoro, continuate così."

 

"Grazie e...scusi se non le do la mano." (Risata di entrambe)

 

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